(la prima parte si può leggere qui)
a cura di Elisa Biagini

***
batte sospeso
ramo di fiaba
finita nessuno lo stacca
Caterina Pardi

***
note per Hansel
I.
Piatto d’argento vuoto la luna.
I nostri corpi galleggiano
privi di radici.
La mano che strappa
di nuovo congeda.
II
Urli nel ramo, è corrente
l’eco della tua voce e scalda
visceri di rovo
dici i nomi
scruti la porta dove passano
ombre risolute.
III.
Da questa mano, che è tua
salta via la notte. Un rivo scorre
e mi esplora il dorso
Il giorno cresce nei polsi
il passo che avanza
ha zampe d’erba.

***
dentro la notte ostinata
nel bosco
presi in ostaggio
vorremmo nasconderci
farci da tana
andare in letargo
coprirci di pelo
senza sogni di pane
che gli uccelli mangeranno
il conto alla rovescia
la strada di mollica
sono troppe e segrete
le forze in bilico nel bosco
per non perdere il filo
Paola Ballerini

***
è stata questa luna
che acceca di bianco
le pareti che
sgretola
maniglie di canditi
pensa in fretta
affonda nelle tende
di
zucchero filato
che urlino le bestie
nel fondo amarissimo
del buio –
qui nel viale
affiorano zolle
di biscotto
i
piedi
nella panna, rovista
con le mani senza
toccarne il fondo,
mescola occhi di
fragola ai capelli
passiamoci le dita
sulla pelle
sottile
scivolata in crema
lungo i fianchi: ti
guardo mentre giri
ridendo su te stessa
conti le piastrelle di
nocciole una per una
è
miele che scorre
rallenta nelle vene
questa frusta di
luna sul tuo
corpo
Andrea Gigli

***
“si era mangiato anche la casa”
Non era Hansel
non era Gretel
e neanche marzapane
ma un attico in centro
solido, mattone, cemento
venduto per pagare
una crisi sciagurata
poi, bruciati non la strega
ma i contanti
solo la morte
ha veduto davanti
Liliana Grueff













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